L’editoriale dell’Arcivescovo Angelo dal titolo: “I poveri, fratelli e sorelle che ci portano a Gesù” parla della cura che dobbiamo riservare ai nostri fratelli poveri e riportando un pensiero della sua ultima Lettera Pastorale sottolinea: “Gioisco sempre nel vedere come le Caritas parrocchiali e quella diocesana pongono attenzione ai poveri e si impegnano in prima linea su tutti i fronti per venire incontro a quelle che sono le esigenze degli ultimi. Il “pacco” non basta. La prima e la più grande forma di carità, invece, è l’ascolto: prima ancora di risollevare dalla miseria materiale, siamo chiamati a riscattare la dignità di quanti soffrono nell’indigenza. Dare gli aiuti necessari è cosa buona, ma farsi prossimi a quelle che sono le “periferie esistenziali” è cosa eccellente. Il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni o in programmi di promozione e assistenza; quello che lo Spirito mette in moto non è un eccesso di attivismo, ma prima di tutto un’attenzione rivolta all’altro «considerandolo come un’unica cosa con se stesso”.
Il direttore nel fondo intitolato “La rabbia” invita a riflettere, quasi a ripensare alla teoria di Giambattista Vico sui corsi e ricorsi storici.
A pagina 3 Vincenzo Varagona neoeletto presidente nazionale dell’UCSI parlando della Giornata Sociale di Taranto invita tutti a non far assopire l’entusiasmo di questa edizione proponendo, non solo all’UCSI nazionale e regionale, ma ad ogni singolo giornalista iscritto, di farsi parte diligente per continuare a dibattere i temi trattati tramutandoli in atti concreti.
A pagina 5 Rita Viozzi Mattei ci descrive un angolo suggestivo della città di Ancona: “Il cimitero ebraico nel parco del Cardeto”.
A pagina 6 abbiamo voluto approfondire le problematiche relative al Ddl Zan di cui si è parlato in questi ultimi tempi.
A pagina 8 raccontiamo la cerimonia che si è svolta nelle adiacenze della chiesa san Giovanni Battista di via del Paradiso con la benedizione a 100 anni di distanza dalla sua collocazione della lapide che ricorda i caduti passatempesi della Prima Guerra Mondiale.
Di una ulteriore iniziativa del gruppo dei giovani di Pietralacroce che lavorano al progetto “Teenformo” ci viene riferito da Cinzia Amicucci a pagina 10.