Tratto dal Corriere del Masci, periodico della Comunità Masci di Pesaro
La luce in fondo al tunnel si è allontanata. Il virus è tenace e muta in varianti assai contagiose seppure meno letali.Le autorità hanno messo in campo misure più restrittive per arginare la pandemia, anche se i cittadini, grazie al vaccino, sono molto più liberi dell’anno passato e le attività economiche restano aperte.
In questo contesto, riteniamo saggio rinviare ancora le riunioni in presenza che avevamo in animo di svolgere entro breve, ripiegando ancora una volta su un video-collegamento da tenere prossimamente. Data, orari e modalità tecniche saranno comunicati a parte.
Ci dispiace, ma la situazione consiglia prudenza.
Ringraziamo gli amici della Comunità che, in modo quasi plebiscitario hanno rinnovato l’iscrizione al movimento (18 su 19 con una sola defezione) dimostrando un alto spirito di appartenenza.
Come già detto, sono allo studio nuove norme restrittive volte a contenere l’allarmante pressione sugli ospedali e l’affollamento nelle terapie intensive. Stupisce l’ostinazione dei no-vax a respingere il vaccino e a dare luogo a manifestazioni scomposte in cui si è data voce alle tesi più stravaganti.
Alla recente manifestazione di Milano, il loro guru prof. Luc Montagnier, già premio Nobel per la medicina, ha sostenuto davanti ad una folla delirante che il vaccino contiene una proteina tossica. La comunità scientifica che lo considera un pari lo ha invitato a fornirne le prove, ma lui non le ha.
Altro medico no-vax che affermò che il vaccino contenesse acqua di fogna, si è dichiarato pentito e ha abiurato le sue tesi negazioniste.
Chiudiamo l’argomento no-vax per richiamare l’attenzione degli iscritti sulle precarie condizioni finanziarie della Comunità.
Due anni di inattività pressoché completa ,salvo qualche sporadica iniziativa, ci hanno privato di quei pochi proventi (da viaggi, eventi conviviali e film) che ci permettevano la copertura di piccole spese.In relazione a questo, facciamo appello alla generosità dei soci affinché diano qualche modesto contributo, anche di pochi euro su base esclusivamente volontaria e anonima (da consegnare a Carla Betti), con la ripresa delle attività, contiamo poi di tornare ad autofinanziarci. (Franco P. 22/01/22)
PROGRAMMA DI FEBBRAIO
- Riunione della comunità in video-collegamento
- Momento di spiritualità presso la chiesa di San Giacomo
Laicato e sinodalità (II° parte) – pervenuto da Gaetano Buttafarro
Il Concilio Vaticano II vuole “riprendere in mano” la figura, l’identità e la missione del laico e lo fa oltre che nella costituzione Lumen Gentium anche nel decreto Apostolicam Actuositatem, dedicato interamente proprio ai Crisrtifideles.
Ciò che teologicamente dà una caratteristica fondamentale è il cap.II della Lumen Gentium, titolato De Populo Dei, dove ai nn.10 e 11 viene sottolineato che i Christifideles, in virtù del battesimo, vengono “consecrantur…in sacerdotium sanctum”(n.10). Tale sacerdozio comune dei fedeli differisce-come dice il Concilio-dal sacerdozio gerarchico essenzialmente e non solo per gradi ma sono ordinarti l’uno all’altro.
Questa dimensione identitaria del laico parte integrante del Popolo di Dio lo rende anche corresponsabile non solo dell’evangelizzazione, ma anche con il Pastore, della vita stessa della comunità cristiana. Infatti dice il Concilio, citando 1 Pt. 2,4 -10, che “i laici vengono consacrati per formare un sacerdozio regale e una nazione santa(AAn.3). La formazione della “nazione santa” implica comunione e corresponsabilità.
E’ proprio in questa linea orientata all’edificazione del popolo di Dio, con e sotto la guida dei Pastori, che Papa Francesco, oltre a voler istituire nella stabilità alcuni ministeri come quelli dei lettori e dei catechisti senza discriminazione di genere, ha anche voluto dare un ampliamento agli “attori” del Sinodo che nasce come assemblea riservata ai Vescovi, poi ampliata a vescovi e presbiteri e ad alcuni laici, come nella riforma del Sinodo diocesano dopo il Vaticano II.
Ora il Papa vuole un Sinodo proprio sulla sinodalità, che egli intende dovere-diritto dei membri dell’intero popolo di Dio per vivere appieno il dono di essere Chiesa.
Il Sinodo per una Chiesa sinodale è stato aperto solennemente da Papa Francesco a Roma il 9 -10 ottobre 2021 e il 17 ottobre nelle Chiese particolari di tutto il mondo. Una data fondamentale sarà la celebrazione della XVI Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi nell’ottobre 2023.
Nel frattempo ogni Chiesa particolare, su sollecitazione del Vescovo, successore degli Apostoli, in comunione con il successore di Pietro, si raduna con ogni appartenente ad esso:presbiteri, diaconi, religiosi, laici consacrati e fedeli tutti, di ogni ceto sociale ed età, per riflettere sulla necessità di lasciarsi interrogare ed educare dallo Spirito a una mentalità veramente sinodale, entrando con coraggio e libertà di cuore in un processo di conversione (Sinodo 2021-2023 doc. prep. nn. 7-9)